Ministero Difesa, dipendenti “civili” in attesa di risposte per risolvere le criticità

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Nei giorni scorsi assemblea sindacale con i lavoratori di Trani e Barletta. Abbascià: “Chiederemo un incontro ai vertici delle due sedi”

 

 

Si è svolta nei giorni scorsi un’assemblea sindacale con i dipendenti civili del Ministero della Difesa, lavoratori sia di Trani che di Barletta. Per la Funzione pubblica Cgil Bat erano presenti la segretaria generale, Liana Abbascià, ed il rappresentante aziendale, Damiano Orfeo.

 

Al centro della discussione c’è stato l’incontro che si è svolto a livello nazionale il 16 gennaio tra le segreterie Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa ed il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo. Un vertice che si è concluso con l’insoddisfazione dei sindacati derivante dal fatto che è stata riscontrata “una scarsa considerazione istituzionale nei confronti delle criticità dei dipendenti civili della Difesa”, hanno riferito le segreterie nazionali al termine della riunione. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa confidavano (dopo l’incontro del 21 novembre con il ministro Lorenzo Guerini) di trovarsi, invece, di fronte a un approccio concreto rispetto alle problematiche denunciate dai sindacati, hanno dovuto al contrario prendere atto “della scarsa considerazione che continua purtroppo a caratterizzare, al di là delle promesse e dei presunti buoni propositi iniziali, l’agire del Ministero della Difesa nei confronti dei propri dipendenti civili”, 27 mila in Italia, che continuano a “subire una inaccettabile disparità di trattamento rispetto alla componente militare”.

 

Nessuna risposta è stata fornita rispetto all’indennità di funzione, ancora incerta la quantificazione delle risorse per il triennio 2016-2018 dei risparmi di gestione della legge 244/12. Nulla si conosce in merito ai bandi per l’assunzione straordinaria, inoltre neanche a gennaio verrà pagato l’anticipo della performance organizzativa del 2019. “Tanti propositi, insomma, che subiscono di volta in volta uno stop. Tutte queste questioni a cascata si riflettono naturalmente a livello locale e nelle sedi periferiche. Nel nostro territorio si contano in servizio a Trani e Barletta 16 unità, a fronte di 22 in dotazione organica, con prossimi pensionamenti e un carico di lavoro che naturalmente va suddiviso tra le unità presenti che non sono sufficienti a fronteggiare tutto ciò che c’è da fare. E poi c’è la storica divisione tra componente militare e civile ed il riconoscimento dei differenti ruoli. Chiederemo un incontro ai vertici delle due sedi di Trani e Barletta dove operano i dipendenti del Ministero della Difesa della Bat”, commenta Liana Abbascià, segretaria generale Fp Cgil Bat