4.000 euro non pagati ai lavoratori, proclamato lo stato di agitazione del personale delle agenzie fiscali

Le organizzazioni sindacali FP-CGIL, FP-CISL. UIL-PA, CONFSAL-UNSA, FLP hanno proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente dalle Agenzie Fiscali in tutto il territorio nazionale.

“Dal 2017 le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie Fiscali vivono una situazione paradossale” dichiara Caterina Spoti, coordinatrice regionale per la FP CGIL dell’Agenzia delle Entrate. “In quell’anno – prosegue la sindacalista – la legge di bilancio ha imposto un tetto massimo ai fondi destinati al pagamento del salario di produttività.

La convenzione fra Ministero dell’economia e Agenzie Fiscali definisce anche quanto deve essere destinato a lavoratrici e lavoratori per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla convenzione stessa.

Tutti gli anni il Ministero versa nelle casse delle Agenzie Fiscali queste somme che però le Agenzie possono pagare a lavoratrici e lavoratori solo nei limiti imposti dalla Legge del 2017.”

“Nei giorni scorsi – dichiara Caterina Spoti – ci siamo rivolti al Governo perché venisse inserita nella legge di bilancio una norma grazie alla quale potesse essere superata questa situazione permettendo a lavoratrici e lavoratori di percepire i 4000 euro medi che spettano loro per il lavoro svolto e solo parzialmente pagato, ma il governo non lo ha fatto”.

“E’ una situazione non più tollerabile tanto più perché i 4000 euro non pagati ai lavoratori sono direttamente collegati al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Ministero e dalle Agenzie nella lotta all’evasione fiscale e ai servizi rivolti alla cittadinanza. Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti in una situazione in cui negli ultimi tre anni si è verificata una forte contrazione del personale delle Agenzie che, il Puglia per la sola Agenzia delle Entrate, ha comportato una diminuzione di circa 400 lavoratrici e lavoratori”.

“Insomma – conclude Catertina Spoti – siamo in meno, lavoriamo di più per raggiungere gli obiettivi e non ci pagano quanto ci spetterebbe. FP- CGIL, FP-CISL, UIL-PA, CONFSAL-UNSA e FLP hanno proclamato lo stato di agitazione del personale che vedrà un primo momento di mobilitazione il prossimo 15 novembre con l’assemblea del personale convocata dalle 8,30 alle 10,30 in tutti gli uffici della Puglia delle Agenzie fiscali. Il prossimo 23 novembre è stata poi convocata una manifestazione nazionale a Roma presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ci rendiamo conto, e ce ne scusiamo, che la nostra azione potrà provocare qualche disagio all’utenza che quotidianamente si rivolge ai nostri uffici.

Con la nostra mobilitazione unitaria vogliamo portare in Parlamento la voce di lavoratrici e lavoratori per ottenere che la Legge di Bilancio permetta di superare il blocco al salario accessorio consentendo a lavoratrici e lavoratori di percepire quanto dovuto per il lavoro che hanno svolto in una situazione di crescente difficoltà”.

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